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I ceci giganti sono appunto di grandi dimensioni, di colore bianco, dalla pelle sottile e morbida e consistenza cremosa dopo la cottura. Ottima fonte di proteine, con un buon contenuto proteico e di fibre.La pianta della cicerchia, nome scientifico Lathyrus sativus, è un legume appartenente alla famiglia delle Fabaceae che ha laproprietà di resistere molto bene alla siccità. Per questo motivo la cicerchiaviene coltivata soprattutto nelle zone molto calde con poche precipitazioni come l’Asia e l’Italia meridionale. La cicerchia contiene una neurotossina denominata Odap, in percentuale minore è presente anche un altro aminoacido tossico per il sistema nervoso che prende il nome di Daba. Queste sostanze, se ingerite a lungo ed in grandi quantità, possono provocare una malattia neurodegenerativa che prende il nome di latirismo. Alcuni casi di questa malattia si sono verificati in paesi dove vi sono state carestie e la popolazione si è nutrita per lungo tempo esclusivamente di semi di cicerchia. Le tossine in questione possono comunque essere eliminate dal legume con un apposito lavaggio.Generalmente poco conosciuti e utilizzati, i fagioli dall’occhio sono in realtà una tipologia di legumi non solo buonissima ma anche ricca di proprietà. Impossibile confonderli, li riconoscerete facilmente dalla piccola macchia nera, appunto l’occhio che hanno sulla parte laterale (nel punto in cui erano uniti al baccello) che li rende davvero caratteristici.Questi fagioli sono ricchi di vitamine tra cui la A, la C e il gruppo B ma anche di minerali come ferro, magnesio, potassio, calcio, zinco e selenio. In quanto a proteine, 100 grammi di fagioli dall'occhio ne contengono circa 23 grammi.I fagioli neri potrebbero essere un fiocco di bontà da tenere in dispensa nella nostra cucina, ma spesso non sappiamo utilizzarli creativamente. Non sono come al solito solo un contorno magro o un ripensamento di ricetta alternativa.I fagioli sono i frutti di una pianta della famiglia delle leguminose, Phaseolus vulgaris L., originaria dell'America centrale. Sono conosciute numerose varietà coltivate e tutte contengono fasina, una proteina velenosa che viene distrutta in fase di cottura.Sono legumi di colore verde tendente al beige, forma allungata, media pezzaturaIl vero nome del farro, quello meno noto, è Triticum Dicoccum (la specie più diffusa in questo momento) e si tratta di una pianta erbacea della famiglia delle Graminacee. L’etimologia del nome farro deriva dal latino “far” ovvero “farina” non generale per indicare il frumento; anche l’etimologia greca, “olyria” o “chondros”, era collegata all’uso che si faceva del farro, ovvero ci si ricavava la farina. Questo tipo di frumento, come l’orzo, è uno dei più antichi della terra; si suppone che sia nato nelle regioni mesopotamiche in un periodo fra i 2000 ed i 7000 anni fa, che poi sia stato largamente adoperato dagli egizi e che quindi sia arrivato nel nostro continente per mezzo di alcune popolazioni nomadi si suppone. Si sa per certo che ai tempi di Roma antica veniva usato per fare il pane, da destinare alla tavola e per le offerte rituali, il farratum era un cibo benaugurante servito agli sposi ed inoltre era una parte del salario, insieme al sale, che spettava ai centurioni. Col tempo la coltivazione del farro è stata accantonata per esser sostituita da altri cereali ma al giorno d’oggi si sono riscoperti i suoi valori nutrizionali e dietetici, e pare che nelle zone della Palestina si coltivi ancora la specie originaria che cresceva spontanea. Il farro si distingue dagli altri cereali perché rivestito di un guscio duro che contiene le bacche che son simili a chicchi di riso: si deve rilevare che proprio per questa struttura di protezione, il farro era molto diffuso, si tratta difatti di una pianta particolarmente resistente agli attacchi di malattie ed insetti.Le fave sono legumi con buone proprietà nutritive, la pianta, nome scientifico Vicia Faba, è un’ erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Leguminose. La pianta delle fave probabilmente è originaria dei paesi asiatici e venne poi coltivata da egiziani, romani e greci. Le fave crescono all’interno di baccelli dalla lunghezza media di circa 20 cm. al cui interno trovano alloggiamento i semi ricoperti da una pelle che a seconda della varietà presenta un colore diverso: verde, viola o rossastro. I maggiori paesi produttori di fave sono Germania, Italia e Cina dove questi legumi vengono seminati tra gennaio e marzo per poi essere raccolti nel periodo primaverile, un po’ prima dell’avvenuta maturazione, tra aprile e maggio. Le fave più giovani sono quelle che meglio si prestano ad essere consumate crude mentre, al contrario, quelle più mature vanno consumate cotte.Le fave sono legumi con buone proprietà nutritive, la pianta, nome scientifico Vicia Faba, è un’ erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Leguminose. La pianta delle fave probabilmente è originaria dei paesi asiatici e venne poi coltivata da egiziani, romani e greci. Le fave crescono all’interno di baccelli dalla lunghezza media di circa 20 cm. al cui interno trovano alloggiamento i semi ricoperti da una pelle che a seconda della varietà presenta un colore diverso: verde, viola o rossastro. I maggiori paesi produttori di fave sono Germania, Italia e Cina dove questi legumi vengono seminati tra gennaio e marzo per poi essere raccolti nel periodo primaverile, un po’ prima dell’avvenuta maturazione, tra aprile e maggio. Le fave più giovani sono quelle che meglio si prestano ad essere consumate crude mentre, al contrario, quelle più mature vanno consumate cotte.151Le lenticchie sono note per il loro elevato potere nutritivo. Sono una buona fonte di proteine e di carboidrati complessi; sono inoltre molto ricche di ferro, fosforo e vitamine del gruppo B. Grazie all’elevata quota di fibre e alla scarsa quota di grassi (di tipo insaturo) sono valide alleate nella lotta e nella prevenzione dell’ateriosclerosi. Sono, inoltre, utili in caso di stitichezza. Hanno buone proprietà antiossidanti; contegono infatti flavonoidi e niacina. Grazie al contenuto di tiamina, aiutano la concentrazione e la memoria. Le lenticchie non contengono glutine e sono quindi adatte nella celiachia.Le lenticchie sono note per il loro elevato potere nutritivo. Sono una buona fonte di proteine e di carboidrati complessi; sono inoltre molto ricche di ferro, fosforo e vitamine del gruppo B. Grazie all’elevata quota di fibre e alla scarsa quota di grassi (di tipo insaturo) sono valide alleate nella lotta e nella prevenzione dell’ateriosclerosi. Sono, inoltre, utili in caso di stitichezza. Hanno buone proprietà antiossidanti; contegono infatti flavonoidi e niacina. Grazie al contenuto di tiamina, aiutano la concentrazione e la memoria. Le lenticchie non contengono glutine e sono quindi adatte nella celiachia.
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