• Lo psillio è una pianta officinale da sempre impiegata nei più vari rimedi naturali, grazie alle sue proprietà emollienti che lo rendono un valido aiuto per regolare la digestione, il transito intestinale e molto altro ancora. Appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae, il Plantago psyllium – questo il nome scientifico del vegetale – è una pianta diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. Dalle medie dimensioni e dai piccoli e caratteristici fiori gialli, agli scopi di cura vengono utilizzati i semi, ricchi di mucillagini emollienti e lenitive.
  • I semi di lino (dalla pianta Linum usitatissimum) sono conosciuti sia per l'alto contenuto di minerali che per le proprietà emollienti e protettive. Molto utilizzati nella cosmesi per la cura dei capelli, sono in realtà utilissimi anche contro cistite e stipsi. L'alto contenuto di minerali (in particolare fosforo, rame, magnesio e manganese), di proteine (20%) e lipidi (40%) fanno dei semi di lino delle piccole preziose perle di salute. Tra i componenti di questi semini è d'obbligo menzionare gli acidi grassi polinsaturi, capostipiti degli Omega 3 e Omega 6, ma soprattutto la presenza di mucillagini.
  • I semi di girasole sono raccolti dal girasole comune (Helianthus annuus), una pianta annuale della famiglia delle Astaraceae. Ricchi di vitamine, ferro e magnesio, sono conosciuti anche per le loro proprietà antitumorali. I semi di girasole sono, tra i semi oleosi, quelli che vantano il più basso contenuto calorico, sono composti infatti per circa il 45% da grassi, per il 20-28% da proteine e per circa il 23% da carboidrati. Prezioso l'elevato contenuto vitaminico: vi troviamo infatti grandi quantità di vitamine B1, B2, B6, A, D e E. Ottima fonte per l'organismo di magnesio, ferro, cobalto, manganese, zinco e rame. Tra gli acidi grassi essenziali vantano un buona presenza di acido clorogenico, acido linoleico e acido folico.
  • I semi di finocchio - che in realtà costituiscono il frutto della pianta Foeniclum vulgare Mill - sono un prodotto largamente utilizzato in fitoterapia ed in cucina fin dal quattordicesimo secolo.
  • La pianta da cui si ricava il Coriandolo appartiene alla famiglia delle Ombrelliferae ed è originaria dei Paesi del Mediterraneo. Del coriandolo sono utilizzate sia le foglie, più piccanti e apprezzate soprattutto in Oriente (per questo è conosciuto anche come prezzemolo cinese), che i frutti, granelli simili al pepe, gialli e dal sapore dolciastro che ricorda i limoni.
  • I semi di chia sono conosciuti da millenni e utilizzati in centro e sud America, dove vengono raccolti e utilizzati ancora oggi come importante base alimentare. La stessa parola "chia", in atzeco significa infatti "forza" e lo sanno bene i popoli di alcune zone del Messico e del Guatemala, dove la chia viene coltivata. Introdotti e commercializzati in tempi relativamente recenti in Europa (2009), la loro fama si sta sempre più diffondendo proprio in virtù delle sorprendenti proprietà: i semi contengono anzitutto un elevato contenuto di calcio e altri minerali, come selenio, zinco, magnesio, ferro e potassio, ma anche vitamina C e acidi grassi essenziali omega3 e omega6.
  • semi di canapa sono tra i cosiddetti alimenti proteici perché contengono tutti gli aminoacidi essenziali. Ricchi di omega 3 e omega 6 sono anche un valido aiuto contro l'artriosclerosi e i disturbi cardiovascolari.
  • L’anice verde (Pimpinella anisum) è una pianta erbacea originaria dell’Oriente, ma ora coltivata un po’ ovunque (Asia, America, Europa), italia compresa. Molto nota come pianta aromatica è usata nella preparazione di liquori, ma anche di pane e dolci. Se ne utilizzano i frutti, chiamati diacheni, che contengono il 2-6% di olio essenziale (94% anetolo), il 30% di olio grasso, flavonoidi, sostanze proteiche e derivati dell’acido caffeico (acido clorogenico).
  • Il tè rooibos è una bevanda ottenuta dall'infusione delle foglie della pianta Aspalathus linearis, tritate e fatte fermentare in precedenza. Ricco di proteine, sali minerali e vitamina C, il tè rooibos è un ottimo antiossidante.
  • Il polline di fiori è una delle sostanze più ricche che la natura ci offre. Si trova in ogni parte del mondo ma non è un elaborato dalle api come ad esempio il miele, è semplicemente raccolto da esse sui fiori e costituisce la materia prima per la produzione della pappa reale. E’ largamente utilizzato, inoltre, in miscela con il miele e la pappa reale per l’alimentazione delle larve e delle api giovani (da 1 a 15 giorni di età). L’attività di raccolta del polline da parte dell’ape è molto complessa. In pratica il polline (polvere giallastra, finissima e appiccicosa costituita da microscopici granuli) rimane intrappolato nei sottilissimi peli presenti sul corpo dell'ape bottinatrice quando questa si posa sulla corolla di un fiore per raccoglierne il nettare. L'ape, quindi, si "ripulisce" via il polline dal capo e dal corpo raggruppando e impastando il polline con nettare, fino alla formazione di pallottole di forma quasi sferica trasferite in apposite "cestelle" (simili a piccole borse) situate sulle zampette posteriori (ogni pallottolina pesa in media 7 mg). Per tale motivo il polline è conosciuto volgarmente anche come "il pane delle api". Tornate all’alveare, le pallottoline sono deposte all’interno di una celletta e ripetutamente compresse e inumidite con miele e saliva per l’alimentazione proteica delle larve (ogni alveare ne raccoglie circa 3 Kg).
  • I pistacchi sono i semi della pianta di pistacchio (Pistacia vera) appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae. Ricchi di sostanze antiossidanti, sono ottimi alleati per la salute degli occhi e per prevenire disturbi cardiovascolari.
  • Il peperoncino è il frutto della pianta Caspicum annuum. Noto come spezia piccante, aiuta a digerire e ha potenti effetti positivi sul sistema cardiocircolatorio.
640