• "Porcino" è il nome comune di alcune specie di funghi del genere Boletus, spesso attribuito, anche come denominazione merceologica, a quattro specie di boleti (la sezione Edules del genere Boletus) facenti capo al Boletus edulis ed aventi caratteristiche morfologiche e organolettiche vagamente simili. Si trova soprattutto nei boschi di querce e di castagno della pianura, e nelle faggete e abetaie di alta montagna. Si tratta di funghi simbionti, gregari, che possono svilupparsi in gruppi di molti esemplari. Gli antichi Romani chiamavano questi funghi Suillus per il loro aspetto generalmente tozzo e massiccio, ed il termine porcino ne è l'esatta traduzione. Possono raggiungere facilmente grandi dimensioni: sono frequenti ritrovamenti di esemplari di peso superiore a uno o due chilogrammi.
  • L’erba cipollina (Allium schoenoprasum L. ) è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Liliacee. Di piccole dimensioni, è molto diffusa negli orti domestici, ma presente anche allo stato spontaneo. È una pianta a bulbo rustico e non ha bisogno di molte cure. Cresce bene nei terreni calcarei, ricchi e umidi. Può essere coltivata anche sul balcone, in un vaso. Le piante di erba cipollina in vaso possono svernare anche in casa; l’importante è tenerle su un davanzale luminoso e innaffiarle regolarmente.
  • La noce moscata è una spezia ricavata dal frutto della Myristica fragrans. Dall’azione digestiva, carminativa e afrodisiaca, è utile contro vomito, nausea e diarrea. La Myristica fragrans è un albero originario dell'Indonesia che cresce nelle regioni a clima tropicale. I frutti della Myristica fragrans vengono commercializzati come spezie: il seme è la noce moscata, mentre il rivestimento carnoso che lo ricopre è il macis (spezia poco utilizzata nel nostro Paese dal profumo simile alla noce moscata).
  • Il cardamomo indica un'insieme di spezie ricavate da piante tropicali appartenenti alla famiglia delle Zingiberaceae. Utilizzato per la cura di mal di denti, raffreddore e per problemi di digestione, ha un sapore leggermente piccante e fruttato perfetto per aromatizzare diversi piatti.
  • La malva (Malva sylvestris) è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae e originaria probabilmente del Nordafrica. Grazie alle sue proprietà emollienti e antinfiammatorie, la malva è utile contro la tosse, ma anche per regolare la funzione dell'intestino. Scopriamola meglio.
  • I pinoli sono i semi degli alberi della specie Pinus. Ricchi di vitamine, in particolare E, sono perfetti come ricostituenti in periodi di stress e stanchezza.
  • Il garam masala  è una mistura di spezie tipica della cucina indiana e pakistana: il significato del nome è spezia calda, bollente, anche nel senso di piccante. Viene preparato tostando, macinando e miscelando alcune spezie,  i semi di cumino, il coriandolo, i baccelli di cardamomo, cannella, chiodi di garofano, i grani di pepe nero.
  • La camomilla (Matricaria recutita) è una pianta della famiglia delle Asteraceae. Conosciuta fin dall'antichità per le sue notevoli proprietà sedative e calmanti, ha anche effetti ipoglicemizzanti utili in caso di diabete.
  • Nonostante il nome possa trarre in inganno, i chiodi di garofanosono chiamati così solo perché la spezia assume un aspetto che ricorda il garofano. In realtà questa droga, diffusissima in Oriente e arrivata in Occidente nel XVIII secolo, è il bocciolo essiccato dellaEugenia caryophyllata, un albero sempreverde che appartiene alla famiglia delle Myrtaceae. Da non confondere con il pimento, anche chiamato pepe garofanato. La composizione dei chiodi di garofano è caratterizzata della predominanza di un propenilfenolo: l'eugenolo. Esso rappresenta fino all'80% dell'olio essenziale ed è proprio questo componente a dare alla spezia i particolari aromi e fragranze che l'hanno resa protagonista non solo delle cucine ma anche di profumi e oli balsamici. L'eugenolo ha inoltre poteri antisettici e anestetici. Nei chiodi di garofano sono presenti anche discrete quantità di beta cariofillene, un antinfiammatorio naturale.
  • Brandy dal retrogusto piacevolmente amaro e delicato. L’aspetto olfattivo/gustativo è caratterizzato da sentori di cannella, pepe, liquirizia e chiodi di garofano. Aspetto visivo cristallino e ambrato caldo. L’Eau de l’Enfer è un Brandy invecchiato per oltre 30 mesi in barriques di Slavonia, di ottimo equilibrio alcolico, armonioso e caldo.
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