• L’anice verde (Pimpinella anisum) è una pianta erbacea originaria dell’Oriente, ma ora coltivata un po’ ovunque (Asia, America, Europa), italia compresa. Molto nota come pianta aromatica è usata nella preparazione di liquori, ma anche di pane e dolci. Se ne utilizzano i frutti, chiamati diacheni, che contengono il 2-6% di olio essenziale (94% anetolo), il 30% di olio grasso, flavonoidi, sostanze proteiche e derivati dell’acido caffeico (acido clorogenico).
  • Olio extra vergine di oliva 100% italiano al limone e prezzemolo, olio extra vergine di oliva 100% italiano ai funghi, aceto balsamico di Modena IGP con aroma naturale limone, aceto balsamico di Modena IGP con aroma naturale tartufo.
  • La parola curry è un termine occidentalizzato dal popolo britannico di ritorno dall’India. Deriva infatti dalla lingua tamil, cari o kari, che significa zuppa o salsa. Il curry o masala, mistura di spezie come viene chiamato dagli indiani, è un mix di spezie ottenuto dal pestaggio con mortaio di diversi ingredienti, le cui percentuali variano a seconda dei paesi in cui si produce: cumino, pepe nero, cannella, curcuma, coriandolo, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino e pepe nero. L'ingrediente principale del curry, quello che gli dà il colore giallo che conosciamo, è la curcuma, una pianta appartenete alla famiglia botanica delle Zingiberaceae. La spezia della curcuma, che si ottiene dalla polverizzazione della radice e del rizoma della pianta, ha un gusto molto particolare in cucina, tinge di giallo tessuti e vari materiali. Studi medici hanno dimostrato le proprietà antinfiammatorie della curcumina, nonché il potere anticancerogeno e antiossidante. Dall'Asia all'Africa, dall'Europa alle Americhe, l’uso del curry è davvero molto diffuso. Sicuramente lo si trova in ogni regione dell’India, che del curry è considerata la patria. Noto anche in Giappone, è una miscela fondamentale per diverse pietanze, mentre in Giamaica si cucina la capra con il curry.
  • La pianta da cui si ricava il Coriandolo appartiene alla famiglia delle Ombrelliferae ed è originaria dei Paesi del Mediterraneo. Del coriandolo sono utilizzate sia le foglie, più piccanti e apprezzate soprattutto in Oriente (per questo è conosciuto anche come prezzemolo cinese), che i frutti, granelli simili al pepe, gialli e dal sapore dolciastro che ricorda i limoni.
  • Condire ogni tipo di piatto.
  • L’erba cipollina (Allium schoenoprasum L. ) è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Liliacee. Di piccole dimensioni, è molto diffusa negli orti domestici, ma presente anche allo stato spontaneo. È una pianta a bulbo rustico e non ha bisogno di molte cure. Cresce bene nei terreni calcarei, ricchi e umidi. Può essere coltivata anche sul balcone, in un vaso. Le piante di erba cipollina in vaso possono svernare anche in casa; l’importante è tenerle su un davanzale luminoso e innaffiarle regolarmente.
  • Con il termine senape si indicano alcune specie di piante, appartenenti alla famiglia delle Crocifere, originarie dell'India e con una storia molto antica. I semi favoriscono l'afflusso di sangue e sono quindi utili per la circolazione sanguigna, la febbre e il raffreddore.
  • L’origano (Origanum vulgare), è una pianta perenne erbacea o leggermente sub arbustiva dalle foglie ovali, intere, opposte. I fioriper lo più rosei formano infiorescenze apicali a corimbo composto. Allo stato spontaneo, l’origano è pianta di montagna. Il nome scientifico deriva dal greco oros, montagna, e da ganos, splendore. Questa pianta ha bisogno di un bel sole caldo per sviluppare tutto il proprio aroma.
  • Le erbe di Provenza (o erbe provenzali) sono una miscela di erbe aromatiche essiccate, inventata in Provenza (sud della Francia) negli anni '70, e diffusa ora in tutta la regione mediterranea. Le erbe usate sono rosmarino, santoreggia, origano, maggiorana, basilico e lavanda.  
  • Con il nome di anice vengono indicate tre piante che appartengono a diverse famiglie ma sono accomunate dal sapore e dall'aroma. L'anice arrivò dall'Oriente in tempi remoti e divenne subito una spezia molto gradita sia dai Greci che dai Romani. Della pianta dell'anice vengono utilizzati i semi o i piccoli frutti essiccati. L'anice stellato (Illicium verum) proviene dalla Cina e appartiene alla famiglia delle Illiciaceae. Il nome deriva dallaforma a stella dei frutti ma questa pianta è conosciuta anche come "Anice di Siberia" (poiché introdotto in Europa attraverso la Russia), "Anice stellato cinese" e "Badiana". Il sapore è molto simile a quello della pianta di liquirizia tanto da esserne sostituito in alcune ricette.
  • Lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Zingiberaceae. Molto utilizzato in cucina, possiede alcune proprietà antinfiammatorie e digestive che lo rendono utile per stomaco e cuore. Lo zenzero è molto apprezzato in cucina come spezia e dall'industria alimentare come pregiato aromatizzante (con lo zenzero, ad esempio, si produce la bevanda conosciuta con il nome di ginger ale), ma possiede anche interessanti proprietà medicinali.
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